20 aprile 2006

Galline in fuga

Scusate, me la sto ridendo della grossa. Tre pulzelle liguri, di Finale, stamani hanno tagliato scuola e anziché scendere dal treno a Savona sono andate a spassarsela a Torino. Senonché, al ritorno, tra uno sghignazzo e l'altro non si sono accorte di dover cambiare a metà strada e, finite a Cuneo, sono rimaste chiuse sul vagone ormai a luci spente battendo sui vetri e urlando come impazzite: "Fateci usciiiire". Adesso tentano di tornare indietro alla ricerca di un convoglio per il mare. Dove le attendono genitori imbufaliti. Intanto i loro telefonini sono ovviamente scarichi o senza credito (a furia di messaggini e belinate varie); con gli ultimi centesimi e i fondi di batteria (non dite però loro che , essendo su un minuetto, hanno a mezzo metro di distanza una presa a cui si potrebbero collegare...) hanno tentato invano di elemosinare passaggi da presunti amici-grandi-con-la-macchina. Costoro ovviamente hanno rifiutato di scavalcare l'Appennino per venire a recuperarle nella Granda: Fossano non è propriamente a dieci minuti da Savona come le pennute tentavano di far credere ai loro interlocutori. Ho fatto un'opera di misericordia: le ho trattenute dallo scendere erroneamente a Centallo. Forse però una serata sperse nelle nostre campagne non avrebbe fatto loro così tanto male...

15 aprile 2006

Ecce Homo

Venerdì di Passione. Silenzio e riflessione sulla morte atroce di un innocente. Che per inciso era Figlio di Dio.

09 aprile 2006

Se mi scappano le mucche

Si è ribaltato un camion francese carico di splendide mucche rosse sulla tangenziale di Alba. Purtroppo qualcuna ci ha lasciato le penne (pardon, le corna) nell'incidente. Le altre han lasciato i rottami dell'autocarro e si sono avventurate per strada. La Stampa descrive scene da rodeo, con bovini decisi a difendere fino all'ultimo la riconquistata libertà. Come dar loro torto? F.

08 aprile 2006

Anche i porcelli fanno il bagnetto

... soprattutto se per cause di forza maggiore. Adesso però voglio che qualcuno mi spieghi perché l'onomatopea del grugnito sui fumetti è scritta "Oink". F.

07 aprile 2006

Diretto

Stasera non sfrutterò fino al fondo il mitico diretto (pardon, regionale) 4494 Cuneo-Bra-Alba. La mia cara 500 mi aspetta buona buona a Cavallermaggiore dove l'ho adagiata stamattina, e con lei tornerò a casa. Però il bilancio della prima settimana del ritorno dei collegamenti diretti da e per il Capoluogo è positivo. Non si tratta di una sterile pigrizia che vuole evitare ad ogni costo il cambio di treno. Ben vengano i "su e giù" dalle carrozze se di fatto accelerano le percorrenze. Però i trasbordi significavano già prima della chiusura della nostra linea ferroviaria il rischio di soste prolungate e forzate, considerata la triste regolarità dei ritardi e della perdita delle coincidenze. Ecco il motivo per cui tanto ci si è battuti per avere i collegamenti punto a punto: essere certi di arrivare la mattina sul posto di lavoro, essere certi di tornare la sera senza smarrirsi nei meandri della provincia. Molto però resta ancora da fare. Sono tornati i treni sui nostri binari, ma quegli scioperati dei dirigenti delle ferrovie piemontesi hanno operato tagli indiscriminati, specie negli orari in cui più c'era domanda. E lo hanno fatto anche negando l'evidenza di un'accresciuta richiesta di mobilità su rotaia. C'erano treni che ti portavano ovunque o quasi ogni mezz'ora. Adesso ci sono buchi spaventosi nel servizio, che invogliano una volta di più a fare come faccio io: percorrere l'ultimo tratto in auto. Per guadagnare venti minuti di sonno al mattino e risparmiarsi venti minuti di inutile sosta la sera. F.

04 aprile 2006

Visite da Stanford

Chi può visitare il blog da Stanford (USA) cercandolo su Google con la query "Ziofràymammakà"?


Ciau Chiaraaaaaaaaaa!!!

Volevo fare il ballerino

Fiorello, sabato sera, Torino, Mazda Palace. Ne do nota solo adesso in furtivo momento di tregua. Come riassumere? Tre ore filate di risate brillanti e mai volgari. Appollaiati all'ultimo piano della cavea dell'ex Palastampa (mi piaceva di più come nome... pazienza), Carla, Titti ed io non potevamo passare serata migliore. Ma oltre alla bravura del protagonista, voglio segnalare il mitico maestro Enrico Cremonesi, compagno di radio di Fiorello nonché music director sul palco. E' fenomenale vederlo suonare, quanto salta e si dimena con la sua lunga coda. E' riuscito persino a saltare in ginocchio sulla tastiera. Uno spettacolo nello spettacolo, oserei dire... F.