28 maggio 2008

Ci troveranno qui

Vi ricordate il post del primo gennaio? Per tornare alla trasmissione di ieri sera, sentendo la canzone inedita di Emanuele Dabbono il pensiero è corso subito alle riflessioni su noi trentenni e su quello che abbiamo fatto finora. Ho scovato il testo della canzone, e mi permetto, con licenza, di riportarlo qui. Davvero la nostra è una generazione che, in fondo, ha goduto dei suoi privilegi. Siamo quelli che usavano i gettoni e i telefoni a disco, ma i cellulari non ci fanno paura. Cresciuti a pane e Bim Bum Bam, ci destreggiamo bene su Youtube. Sudavamo in cortile dietro a un pallone ma non disdegniamo di tenere aperto un blog. Ci divertivamo con PacMan, ma sappiamo apprezzare la PlayStation. Abbiamo visto il mondo cambiare e tutto sommato siamo stati al passo. Forse questa è la nostra forza.

Ci troveranno qui (E.Dabbono)

Noi che venivamo fuori con il vento della sera
Ma non sapevamo dir se ne valeva mai la pena
Eravamo pomeriggi uguali dietro ad un pallone
Su di un campo polveroso che sembrava senza fine

Noi che credevamo al mondo che al di là del finestrino
Ci prendeva un po’ per mano, ci teneva lì vicino
Tornavamo a casa stretti in 7 su una 500
Qualche volta non sai dire “qui non c’è più posto”

Se qualcuno chiederà di noi ci troveranno

IN UNA RADIO ACCESA,
DENTRO AGLI OCCHI DI UNA SPOSA
NEL SILENZIO DI OGNI COSA
TANTO PRIMA O POI CI TROVERANNO
IN UNA FOTO APPESA
A UN SOGNO NEL CASSETTO IN CASA
NEL RUMORE DI OGNI COSA
TANTO PRIMA O POI
CI TROVERANNO QUI

Noi che facevamo a gara a chi saliva la collina
Solo per guardare da lontano la città vicina
Provavamo a fare i duri nello specchio di ogni sera
Ma in ginocchio prima di dormire una preghiera

Se qualcuno chiederà di noi ci troveranno

IN UNA RADIO ACCESA,
DENTRO AGLI OCCHI DI UNA SPOSA
NEL SILENZIO DI OGNI COSA
TANTO PRIMA O POI
CI TROVERANNO QUI

Se ogni rosa ha il suo filo spinato
Qui tra un orizzonte ed un treno passato
Io non so partire, questa valigia è per te
E troveranno che

Eravamo la promessa ancora lì da mantenere
Come marinai del mondo con un porto in cui tornare
Se le stelle su nel cielo non ci sanno più guidare
Chi eravamo non ce lo potranno mai rubare

Se qualcuno chiederà di noi ci troveranno

IN UNA RADIO ACCESA,
DENTRO AGLI OCCHI DI UNA SPOSA
NEL SILENZIO DI OGNI COSA
TANTO PRIMA O POI CI TROVERANNO
IN UNA FOTO APPESA
A UN SOGNO NEL CASSETTO IN CASA
NEL RUMORE DI OGNI COSA
TANTO PRIMA O POI
CI TROVERANNO QUI




X Factor


E' la prima volta che ci appassioniamo tanto ad uno show televisivo. Non dite che siamo già "pensionati" dopo otto mesi di matrimonio. Ci piace la bella musica, soprattutto se messa insieme da personaggi giovani. Ci è piaciuto uno spettacolo stroncato agli inizi dalla critica, inserito comunque nel tritacarne televisivo che tutto macina e demolisce, ma che ha lasciato intravvedere, soprattutto nei momenti dietro le quinte, ampi spazi di vita umana. Tifavamo per Emanuele, e ci è spiaciuto, ieri sera, che sia stato eliminato sul filo della vittoria. Siamo comunque certi che farà il pezzo di strada che si merita. Un pronostico sulla prossima edizione? Non sarà mai bella come la prima: chi parteciperà cercherà la notorietà in modo diverso dai "primi"; destino comune di tutti gli spettacoli.

27 maggio 2008

Ipsi dixerunt (18)


- Abbia pazienza, devo premere un po' sulla vescica
- Non si preoccupi, dottore, si accomodi come se fosse a casa sua
[veramente in soggiorno non abbiamo nessuna poltrona ad acqua...]

- Quando ho finito di fare pipì devo stare lì un po' e poi ricomincio: è come se prima svuotassi la destra e poi la sinistra.
[secondo me qualcuno confonde la vescica con i gioielli di famiglia...]

24 maggio 2008

Tutti a vedere Fiorello

Se questa sera crolla la volta dell'auditorium della Conciliazione, si fa fuori in un sol botto più di un terzo della Radiologia italiana. Facciamo le corna che non capiti e prepariamoci a gustare la serata di gala/beneficenza del Congresso nazionale Sirm in corso nella Capitale.

08 maggio 2008

Erano le tre e mezza...

... e dopo essere stato tirato giù dalla branda per refertare due toraci, si prospetta una angiotc di un'aorta. Cronache dalla mia prima notte di guardia in pronto soccorso. E' quantomeno bizzarro trovarsi a passare in due minuti dal sonno al referto.

02 maggio 2008

Ipsi dixerunt (17)


- Signora, ha il fegato un po' grasso...
- Che strano, mi tengo leggera: tocco il salame una volta ogni tanto e poi lo metto subito via
[quando si dice astinenza dalle carni...]