22 maggio 2006

Il congresso di Silvana


E venne finalmente il tanto sospirato "congresso di Silvana", come chiamiamo in gergo la manifestazione che annualmente la nostra tecnica pirotecnica mette in piedi per radunare cento TSRM e cento infermieri. "Patologia muscolare e osteoarticolare: diagnosi e terapia", titolo altisonante forse ma efficace, per una due giorni ben riuscita e dal punto di vista scientifico e da quello relazionale.

E come di consueto io continuo a stravedere per gli allievi tecnici, con i quali la stima reciproca e (diciamolo pure) l'amicizia è cresciuta al punto da finire io trascinato nel cuore della notte a ballare al Cabiria dopo la già spettacolare serata di gala. Nell'invito mossomi soprattutto da Paolo e Francesco ci ho visto davvero lo spiraglio di quello che vorrei essere il futuro dei nostri ospedali: ambienti dove le diverse figuri professionali collaborino, si rispettino e stiano bene insieme, senza che nessuno se la tiri né faccia pesare sugli altri l'età o i diplomi di laurea e specializzazione. Ci ho messo del bello e del buono a convincere qualcuno di loro a smetterla di darmi del lei, ma ci tengo: i più giovani hanno la stessa età di Giova, Matteo e compagnia; con qualcuno siamo addirittura coetanei. Meglio non arroccarsi sugli scranni del titolo nobiliare e passare serenamente tempo insieme a fare divertente casino. Ripeto ancora una volta: nonostante i 28 anni, lo zio Fra si sente ancora molto giovane dentro...

Io li ho ricambiati: la mia presentazione sul ginocchio è finita con le loro immagini (ritagliate alle prime luci dell'alba dalle foto della serata), con l'invito ai convegnisti più anziani ad aver fiducia in questi "volti nuovi della radiologia". Saranno casinisti, ma con qualche dritta le loro energie possono essere orientate nella giusta direzione, mettendoli tutti al servizio del paziente-persona e non del paziente-numero. E poi, il talk-show finale con i neolaureati che mi sono trovato a condurre a fine lavori, ha confermato questo: c'è spazio per un'aria nuova, una ventata di freschezza che non potrà non giovare.

Quanto a Silvana, se mai leggerà queste righe... GRAZIE, di tutto cuore, perché se ho avuto la possibilità di collaborare alla riuscita del congresso e di potermi lanciare a fare l'istrione sul palco lo devo a lei che per settimane mi ha convinto a lavorare a fondo nello stanzino davanti all'ecografia, per mettere a punto l'evento. Alla prossima!

15 maggio 2006

Censiti su Google

Sapete una cosa? Se andate su Google e scrivete "Carla e Fra" oppure "Carla e Francesco blog" oppure anche solo "Zio Fra" o "Mamma Ka" il primo sito che salta fuori in cima all'elenco è proprio questo. Segno che chi ci legge spesso non ricorda per intero l'indirizzo e si affida al motore dei motori. Ebbene: questo ha fatto sì che pian pianino risalissimo l'elenco e adesso sia ben più facile trovarci. Grazie di cuore a tutti.

Ne approfitto allora per segnalare qualche ricerca curiosa effettuata su Google che ha portato qualcuno a visitare queste pagine. Ecco dunque a voi:

- oink onomatopea
- fossano dal satellite
- cavallermaggiore blog
- enrico.cremonesi
- la fumna grasa
- fumetti brucomela
- pattini
- planisfero viaggi zanotelli
- foto ponpongirls (chi è il porcellone che cerca queste cose?)
- foto enrico fabris
- metrotorino
- savigliano


14 maggio 2006

La palestra dei treni

Reduce dalla visita guidata al deposito della metro di Torino. Ci è voluta la levataccia, ma ne è valsa decisamente la pena. Il deposito è davanti all'ex ospedale psichiatrico di Collegno, quello che d'estate si anima dei concerti di Colonia Sonora. La visita ha previsto il colpo d'occhio sull'astronomica centrale di comando e poi tutti i dettagli tecnici raccontati in officina. La quale officina sembra in tutto e per tutto una palestra. Per terra, il tartan verdino. E i convogli che viaggiano su gomma non hanno bisogno di rotaie per entrare a ricovero: basta loro un cavo di alimentazione e la riga di riferimento tracciata in terra, e come autobus si parcheggiano uno dietro l'altro pronti per essere sollevati dai ponti mobili. Una mattinata diversa dal solito, ben spesa.

13 maggio 2006

Red Valley

Ovvero, una mangiata in compagnia alla piola di Valle Rossi, accolto dalle tante "cumése" della premiata SpA Magazzini Montello. Comincio ad appezzare le cene tra colleghi, miei o di Carla. E mi ha fatto una tenerezza incredibile quel posto circolo Acli. E' il cuore pulsante della borgata, dove si fondono il sacro della poco distante parrocchia e il profano del centro ricreativo. Nelle foto affisse alle parti infatti non risulta facile distinguere gli uni e gli altri momenti della vita della frazione di Sommariva Perno, chiusa nel fondo di due colline (Valle) e abitata da gente in pratica declina un unico cognome (Rossi). Cavalletti e piatti di plastica. Nessuna formalità e tanto buon vino dei Roeri.

08 maggio 2006

Alessandria ovest

Stanotte all'ora beata ero parcheggiato al casello autostradale occidentale del capoluogo mandrogno. Cosa ci facevo? Ero in chiacchiere con una persona. Chi mai avrebbe potuto immaginare ieri mattina che in serata avremmo cenato con il nostro carissimo Carlo e che poi nel cuore della notte il vecchio Fra si sarebbe messo in strada per riportarlo a Pontecurone, o almeno lì nei pressi? A volte i risvolti del vivere sono misteriosi. Non chiamateli coincidenze. Fatto sta che verso mezzodì Carletto scopre che per arrivare a Sommariva Bosco dove avrebbe suonato nel pomeriggio passa da Bra. Alza il telefono e ci chiama, nel pieno del ritiro. E guardacaso siamo a Sommariva pure noi. Finisce il ritiro e lo becchiamo in piazza. Baci e abbracci delle migliori occasioni. Peccato essere noi a piedi e lui in macchina con altri, se no sai la serata che avremmo combinato... E' bastato un attimo. Sarò vecchio, ma non abbastanza da farle certe pazzie quando servono. Grazie al papi buon samaritano la Opel arriva a Sommariva. Ci carichiamo un paio di casse che devono necessariamente andare al suo seguito (la tastiera prenderà altre via). Et voilà. Pizza insieme al Victor, tante e tante parole di quelle corpose. E poi via lungo le basse del Tanaro. La strada è volata (ci va ben meno di un'ora). E così ce la siamo contata fin che si è potuto. Con una conferma: a volte ci vuole quel po' di coraggio e le cose impensabili diventano concrete.

Qualcosa di nuovo

In tema di corsi per fidanzati... Non è ancora giunta la nostra ora, ma ci siamo concessi quest'anno un'esperienza del tutto particolare. "Qualcosa di nuovo", sette incontri più o meno mensili (ne abbiamo fatti poco più di metà... troppi impegni, accidenti) alla scoperta del nostro futuro come coppia. Esperienza da consigliare, ben fuori dagli schemi soliti (e dicono noiosi) dei canonici corsi obbligatori.

Una festa patronale

I santi patroni delle parrocchie vanno festeggiati... Ovvio. E siccome ci sentiamo un po' cittadini del mondo e non solo arroccati a Sant'Andrea, stiamo collaborando alla festa che a giugno si farà a San Giovanni (con il musical Forza Venite Gente), mentre abbiamo partecipato al cenone di Sant'Antonino. Basta con sti campanili che invece di radunare i fedeli li dividono.

O Roma felix!

Metti che si parta in trecento da Bra per andare in visita al compianto GPII e all'enigmatico B16. Ho lasciato Carla al lavoro di commessa e me ne sono partito con la truppa. Nove e mezzo all'esperienza (soprattutto perché abbiamo fatto vita autonoma e... saltato la coda di tre ore sotto il sole...).










Per adesso ci sono i titoli

[Da tanto non aggiorniamo il blog. Eppure ci sono un po' di idee che meriterebbero di essere fissate. Cominciamo dai titoli. Cercheremo di svolgere al più presto anche i temi.]

Temi svolti: leggete i tre post qui sotto...