Coda di settimana molto intensa, come sempre. Segnata come dirò dalla presenza dei ragazzi colombiani a casa nostra e dall'ambaradàn di Terra Madre e del Salone del Gusto. Al quale Salone ho partecipato in veste "professionale"; intendendo come professionale il versante alternativo delle mie attività, che esulano dal campo medico per spaziare nel variegato mondo della carta stampata. Insomma: ho girato il Lingotto con penduto al collo il pass "PRESS/STAMPA", senza oneri per il sottoscritto. E mi sono reso conto di come, all'interno di una manifestazione, apre più porte quel cartoncino plastificato che un passe-partout di Lupiniana memoria. Lo so che per altri è da tempo routine farsi accreditare, e so che scopro l'ennesima acqua calda. Però per me era "la prima volta" (se escludiamo una comparsata a ExpoFerroviaria... minuzia rispetto al Salone)...
Ringrazio il Corriere, per aver prodotto la lettera di accredito: vedo avvicinarsi a ormai a grandi passi la scadenza del biennio di collaborazione (due settimane...), al termine del quale arriverà il sognato tesserino da pubblicista. Materialmente sarà l'ennesimo talloncino plastificato che andrà a gonfiare il portadocumenti. Intimamente sarà invece un punto di arrivo, che affettivamente varrà quanto l'iscrizione all'Ordine dei Medici.
Dieci anni fa, a Cortona, a quello stage promosso dalla Normale di Pisa, interpellai un professorone, chiedendogli consiglio su cosa fare della mia vita: il giornalista o il medico? La risposta fu profetica: "Si ricordi che come medico potrà sempre fare il giornalista, ma come giornalista difficilmente potrà mettersi a fare il medico...".
La profezia si è avverata.
31 ottobre 2006
Le gioie della professione (alternativa)
Pubblicato da K&F alle 20:28 1 commenti: inserisci il tuo!
24 ottobre 2006
Retro Dance Party
Dunque dunque dunque. Che ci fanno Carla e Fra ad una festa dance nelle campagne tra Savigliano e Marene? Tutto comincia a lezione. Spiego: finalmente, in questo ottobre dimenticato dal blog, ho coronato il sogno di una vita di sedere dietro una cattedra universitaria. Alleluia. Collaboratore alla didattica in qualità di cultore della materia nel corso "Tecniche e anatomia radiologica e clinica 2" del Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia di Cuneo, associato alla più degna dott.ssa D.G. titolare dell'insegnamento. Ho un debole per questa classe (classe perché sono in 10 seduti su due file di banchi), lo confesso: con buona parte di loro siamo diventati amici nel corso dell'anno dopo i fasti del congresso di Silvana. Insomma: dai che ti ridai durante una pausa salta fuori da Paolo il discorso di una festa in via di organizzazione. Curiosità mia associata al titolo di PR del di cui sopra e mi sono trovato in mano l'invito che potete vedere qui. Carla & Me ci siamo andati un po' stancamente. Alle 23 e qualcosa non c'era nessuno: ci siamo fatti una vasca in Savigliano e, tornando indietro, ci siamo resi conto che la zona adesso (00:30 circa) era ben popolata, tanto da dover parcheggiare sul ciglio del fosso. E poi? Un giro dentro e subito ci siamo resi conto che c'erano centinaia di giovani di mezza provincia. Abbiamo rivisto gente persa da tempo, abbiamo beccato colleghe di Carla, animati, amici vari. Ma soprattutto...
... abbiamo passato una serata con quei fenomeni degli allievi del II anno. Che per prendermi ovviamente per il naso non mi hanno risparmiato il titolo canzonatorio di "prof.", ma con cui siamo stati in ciance fino alle 4. E poco importa se le drink card si sprecavano. Per fortuna le ciucche sono state tutte allegre. Uno era in piedi su una sedia a ballare, l'altro sperimentava l'effetto diuretico dell'alcol anche in posti non proprio consoni, un altro ci metteva 40 minuti a salire la scala dal piano di sotto, un altro ad un certo punto era in ginocchio davanti a me in discorsi appassionati (non pensate male! aveva tutte le ragioni di sfogare le ire represse), le fanciulle elegantissime tra le danze e i divani, morosi, morose e mariti tutti a ridere come mancava da un po'
Festa sicuramente ben riuscita. Occasione per allacciare nuovi legami e conoscere meglio un po' di persone. Futuri colleghi di lavoro, per adesso studenti ma, vista la differenza insignificante di età (in un caso va addiruttura sotto zero...) facilmente anche amici. F.
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Mamma mia quanto tempo...
L'occasione di scrivere a seguito della serata di sabato mi fa notare come da più di un mese nulla più qui sia stato pubblicato... Sono indeciso se recuperare qualche idea e retrodatarla oppure lasciare cadere il tutto nell'oblio... La notte porterà consiglio. Ma della festa a Villa Cosmera bisogna per forza lasciare traccia. F.
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22 ottobre 2006
20 ottobre 2006
14 ottobre 2006
Questioni di cuore
Arrivare a casa e trovare di là, da nonno, Giova e un po' di amici armati di bisturi a sezionare un cuore di porcello... La storia si ripete. Otto anni fa Lumi ed io sottoscritto fecero la stessa cosa. Stesse scene, stessi volumi aperti, stessi sguardi stupiti allo scoprire che davvero "siamo fatti troppo bene". Il cuginetto segue le orme del cuginone. Speriamo tenga duro, e, alla fine, arrivi a saperne ben più di me: le premesse dal canto suo le ha tutte.
Pubblicato da K&F alle 12:00 1 commenti: inserisci il tuo!
I muri vengon su
C'è una casetta in costruzione, dove speriamo prima o poi di andare ad abitare da sposi. Stamani, tra una corsa e l'altra, breve visita al rustico di cui già esistono le tramezzature. Comincia davvero a prendere forma.
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Medicina Legale
Le vicende familiari hanno portato questa mattina all'estumulazione del compianto "Barba Gepìn", che da 56 anni riposava in pace all'ombra della stazione di Pocapaglia-Macellai. Ed è stato un ripasso di quel capitolo per certi versi orrido per certi versi tremendamente meditativo del libro di Medicina Legale di Baima Bollone intitolato "Tanatologia".
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07 ottobre 2006
04 ottobre 2006
Papà in Colombia
Papà quest'inverno ha avuto il visto di ingresso in Colombia, per andare da Padre Testa, il 30 gennaio, mio compleanno. Oggi parte, e per il gioco dei fusi avrà il timbro 4 ottobre (San Francesco). Un caso? Comunque, lui e Gianluca partono alla volta di Bogotà, Barrio di Caracolì, da Gianfranco. Gian va a raccogliere materiale per la tesi. Papà... be', lo sappiamo: se rinascerà un'altra volta partirà missionario, giurato.
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02 ottobre 2006
Finalmente faccio scuola!
In questo post mi era andata male, ma finalmente oggi, dopo vari giri burocratici, finalmente corono un sogno. Insegnare all'università. Certo, un pugno di ore in uno dei tanti corsi del secondo anno dei tecnici di radiologia, ma la soddisfazione è tanta e tocco il cielo con un dito.
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