Scusate, me la sto ridendo della grossa. Tre pulzelle liguri, di Finale, stamani hanno tagliato scuola e anziché scendere dal treno a Savona sono andate a spassarsela a Torino. Senonché, al ritorno, tra uno sghignazzo e l'altro non si sono accorte di dover cambiare a metà strada e, finite a Cuneo, sono rimaste chiuse sul vagone ormai a luci spente battendo sui vetri e urlando come impazzite: "Fateci usciiiire". Adesso tentano di tornare indietro alla ricerca di un convoglio per il mare. Dove le attendono genitori imbufaliti. Intanto i loro telefonini sono ovviamente scarichi o senza credito (a furia di messaggini e belinate varie); con gli ultimi centesimi e i fondi di batteria (non dite però loro che , essendo su un minuetto, hanno a mezzo metro di distanza una presa a cui si potrebbero collegare...) hanno tentato invano di elemosinare passaggi da presunti amici-grandi-con-la-macchina. Costoro ovviamente hanno rifiutato di scavalcare l'Appennino per venire a recuperarle nella Granda: Fossano non è propriamente a dieci minuti da Savona come le pennute tentavano di far credere ai loro interlocutori. Ho fatto un'opera di misericordia: le ho trattenute dallo scendere erroneamente a Centallo. Forse però una serata sperse nelle nostre campagne non avrebbe fatto loro così tanto male...
20 aprile 2006
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1 commento:
ahahahah! ne conosco un bel po' anch'io di questo tipo di galline!
Speriamo la lezione sia servita, ma ne dubito assai!
Invece, a proposito dei misteriosi fili che continuano ad intrecciarsi...ieri siamo andati al mare e chi pensate abbiamo incontrato sul molo di Alassio?
Don Enzo!
E' stato proprio un bell'incontro...ma chi l'avrebbe mai detto!
Buon 25 aprile!
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