28 febbraio 2006

Momenti di gloria

Olé! Accettato!! Il lavoro che abbiamo inviato per la valutazione in occasione del Congresso Nazionale della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica) e che porta il mio nome come autore è stato giudicato meritevole di pubblica presentazione, e pertanto... Vado a Milano! A parlare davanti a centinaia di radiologi di tutta Italia. Wow! F.

25 febbraio 2006

Olimpia



In zona Cesarini, anche io ho potuto assaporare lo "spirito olimpico". Poche intense ore, grazie all'ospitalità concessa da Paolo. E confermo quanto detto e scritto da più parti in questi giorni: una città rimessa a nuovo, accogliente, sorridente. Per le strade tante persone in un clima festoso, di ogni lingua e provenienza. Un viavai continuo di mezzi pubblici, pieni ma mai troppo affollati. E poi luci, colori, suoni, bandiere, ritmi. Tutto nonostante una battente pioggia. Cena crucca a Casa Turingia, chilometri a piedi lungo il Po, grandi vasche per il centro, tante parole leggere e profonde. Sono quelle cose che sento mie nel profondo: la convivialità e la gente in movimento: anche se costano un po' di fatica, comunque questa viene premiata.

Domani tutto si chiuderà: è stata una festa per Torino a lungo studiata e preparata. Ero del partito degli scettici sulla riuscita, e or come ora un po' mi dispiace di non aver osato addentrarmici di più. Mi resta la scusante di alcuni impedimenti logistici che in qualsiasi modo avrebbero posto corposi limiti. Ho concentrato tutto in due rapide puntate. In fondo mi può bastare: potrò dire "io c'ero" anche se (come mio solito) un po' defilato. Ho scattato quelle quattro foto "mie" che mi porterò dietro come ricordo, ho potuto guardarmi attorno e considerare come forse la bellezza di certi eventi sta proprio nel fatto che transitano veloci. Quello che conta è che il loro passaggio lasci una scia.

20 febbraio 2006

"Noi siamo così"

Brivido ieri sera per la caduta dei nostri pattinatori. Oggi la riscossa. Dove finiranno? Boh... Poco importa: hanno ritrovato il filo che mancava.

Perché tutto questo mio attaccamento? Per il legame forte al film "Caso mai". Dove quella dei pattinatori è la metafora della vita di coppia. Nella pellicola sono Fabio Volo e Stefania Rocca ad interpretare gli sposi. Ma le silhouette dei pattinatori sono quelle dei nostri due atleti. Inevitabile il cortocircuito. Forza ragazzi.

18 febbraio 2006

Semplicemente fantastici



Volavano sul ghiaccio. Splendidi. Complimentoni a Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio per il loro incredibile ritorno.

13 febbraio 2006

Stai via una settimana...

... e quando riprendi il treno non ti orizzonti più. In quel buco di Cavallermaggiore dopo la comparsa di un tecnologico monitor partenze non si sente più la voce scornacchiante del capostazione ma un impostatissimo baritono sintetizzato. Il treno non va più a Cuneo causa frana. In compenso dopo mesi ritrovo una gloriosa carrozza a scompartimenti, ormai una rarità. Si cambia dunque a Fossano, ove troneggiano ai binari cartelli luminosi degni di Roma Termini, tanto grandi da non starci sotto la pensilina. Tutte ste novità prese insieme mi sanno tanto di una operazione di immagine delle ferrovie che ben poco ha di sostanziale... Vedremo gli sviluppi.

10 febbraio 2006

03 febbraio 2006

Il castello errante di Howl

La delicatezza di questo film di animazione, visto ieri sera grazie a una scelta a scatola chiusa davanti al distributore di Blackout, è tale da spingermi a consigliarne di tutto cuore la visione. Toccante nella sua semplicità, capace di affrontare temi universali con pennellate di ottimo gusto e colore. Disegni di scuola giapponese (in fondo, i cartoni stile Italia1 con cui siamo cresciuti) veramente piacevoli ed efficaci. Una deliziosa nonnina protagonista che è un po' Minù Pepperpot e un po' la nonna adottiva di Heidi (e anche un po' nonna Maria, la mia supernonna in carne ed ossa). Devo dirla tutta? Da riprendere in una chiacchierata, o meglio ancora in campeggio, con i mezzi potenti che la tecnologia ci mette in mano. F.

01 febbraio 2006

Ci scusiamo per il disagio

La vocina registrata dell'oboe (quel sistema che ultimamente dà gli annunci sui treni) si scusa per il disagio arrecato. Arrecato da un treno in ritardo di 32 minuti (arriviamo adesso a Fossano, giusto per dirla tutta) che anziché cinque carrozze ne ha due, che quei simpatici dirigenti di Cavallermaggiore non hanno annunciato, che anziché proseguire per la Francia/Liguria morirà a Cuneo e imporrà alle madame villeggianti trasbordo su altro materiale. Un appello: mandate a casa la Direzione Trasporto Regionale e sostituitela con gente competente.