Tutti dicono che ormai il futuro del mio mestiere sono le grandi macchine di tac e risonanza. E invece casi miei mi sto convincendo che la "povera" ecografia ha un avvenire stratosferico. Se a Cuneo abbiamo macchine avanzate, qui ho visto apparecchi che le distanziano chilometri. Ma soprattutto l'ecografia non si limita ad esplorare addomi o articolazioni: ci si può fare davvero di tutto. Bisogna metterci fantasia ed esperienza, e ti salta fuori davvero un universo di applicazioni. E questo io voglio fare da grande: l'ecografista esperto. Ma proprio esperto. A costo di pagarmi corsi e lezioni dai grandi maestri italiani dell'arte dell'ultrasuono.
21 ottobre 2005
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