E' notte.
Domani si lavora di brutto.
Ma io penso.
A quello che tutti i giorni capita.
Alle storie che si intrecciano, alle persone che si incontrano e volenti o no si scambiano storie e fanno parte anche solo per un secondo di vite altrui, in un gigantesco algoritmo dove miliardi di variabili cambiano continuamente il risultato del problema.
In mezzo a questo tutto brillano piccoli fiori nel deserto, coccole di rugiada, felicità di cotone colorato.
Svegliarsi per tempo e fare colazione con lentezza, andare al lavoro in bici respirando l'aria della mattina che, per fortuna, dalle mie parti sa ancora di caffè e brioche e di fieno tagliato, salutare con un sorriso un vecchio amico che non vedi da tempo, affacciarti alla finestra, il cielo coperto, l'aria della sera, il fresco, un altro giorno che si spegne per lasciare posto alla luce di domani dopo una doccia profumata di te verde e mandarino.
Perché cerchi la felicità quando ti basta essere felice per trovarla?
Buonanotte e scusate se è poco.
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