24 luglio 2005

Tutti radiologi??


Radio studenti di medicina dice che è stata una folgorazione. Sembra che improvvisamente tanta gente che aveva tutt'altri pensieri per la testa abbia deciso di seguire le orme di Roentgen e darsi alla nobile arte di guardare dentro alle persone...

Benvenuti, ne abbiamo bisogno. Ma okkio. Se lo fate solo perché c'è effettivamente lavoro e non per passione, rimarrete presto delusi. Il nostro è un mestiere tremendamente tecnico, a servizio di altre figure, nell'ombra e soprattutto misconosciuto ai più. Una prova? Chiedete a chiunque cosa faccia nel suo mestiere un radiologo. Sentirete le risposte più varie. Da "è quello che guarda le lastre" (meno male che le guardiamo...) a "è quello che accompagna i malati a fare i raggi" (una volta si chiamavano barellieri) a frasi del tipo "Lei è un radiologo, io voglio parlare con un medico!" (con buona pace della laurea e di tutti i patimenti).

Carissimi tutti, siamo una popolazione strana, nell'ambito della stessa popolazione strana che è quella medica. Ebbene, il nostro è un lavoro particolare, che sta a contatto col paziente oppure che il paziente non lo vede proprio. Che dà buone notizie ma che dà anche pessime notizie. Che può diventare una routine oppure che si aggiorna di mese in mese con importanti e spesso radicali novità.

Se volete giocare con rx, ultrasuoni o campi magnetici, valutate bene. Il gioco vale la candela, sicuramente, con alcune importanti limitazioni e caratteristiche. F.

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