Per chiunque lasci questa terra non bisogna provare pena. Ma per chi resta. Poichè non c'è tristezza nel ritorno al Padre ma molta nel sentirsi abbandonati da chi ci ama profondamente. Lo sforzo richiesto è nel dimostrare più amore nel lasciare andare che nel costringere a sè. La scelta più difficile sta nel capire cosa è veramente meglio e abbandonare la rabbia. Solo in questo modo si può mantenere intatto il valore di chi è partito, facendo tesoro dei suoi insegnamenti e continuando a percorrere ognuno il proprio cammino.
Ringrazio uno dei miei cari amici online per questo pensiero. Ne proteggo l'anonimato, ma ci tengo ad aggiungerlo qui.
Lo sai dove lo trovi l'ossigeno? Nelle persone che restano vive, e che restano intorno a te... magari quelle che si sposano tra un paio di settimane ed ora hanno bisogno di vicinanza e di calore... e anche tutte le altre, perchè no? E l'unica è stare tutti un po' più vicini, perchè chi muore forse finisce in un posto migliore (mi piace sperarlo, anche se non sono molto credente), ma tutti gli altri restano vivi, e restano sempre intorno a noi... non saprei che altro dirti, io ho avuto solo una volta il dispiacere di avere un grosso lutto di persone care, e questi pensieri sono alla fine gli unici che mi hanno fatto stare meglio... Mi spiace solo di poterteli comunicare in modo un po' asettico attraverso i messaggi di un forum... Coraggio, un abbraccio
LUI DICE DI LEI - Un vulcano di simpatia, senso pratico, autoironia e spirito artistico. Datele da cucinare, disegnare, cantare o giocare con i bambini e la farete contenta. Ogni tanto sale sul camion (vero e metaforico), ma non fateci tanto caso: rientra nelle qualità del personaggio.
LEI DICE DI LUI - Dategli un pc e vi solleverà il mondo: lui con il computer non lavora, vive. E attraverso il pc trasferisce il meglio di sé: scrive, suona, scarica, carica, trasforma, colora, pubblica, coltiva amicizie piccole e grandi e ne raccoglie i frutti. Dividere il suo tempo con altri non mi pesa, mi rende felice, perché lui delle persone ne fa ricchezza!
DICONO DI NOI - Siamo sposi da metà settembre 2007. Ci hanno avvistati su una 500 panna piena di palloncini, lattine e fiori...
2 commenti:
Per chiunque lasci questa terra non bisogna provare pena. Ma per chi resta. Poichè non c'è tristezza nel ritorno al Padre ma molta nel sentirsi abbandonati da chi ci ama profondamente.
Lo sforzo richiesto è nel dimostrare più amore nel lasciare andare che nel costringere a sè.
La scelta più difficile sta nel capire cosa è veramente meglio e abbandonare la rabbia.
Solo in questo modo si può mantenere intatto il valore di chi è partito, facendo tesoro dei suoi insegnamenti e continuando a percorrere ognuno il proprio cammino.
Ringrazio uno dei miei cari amici online per questo pensiero. Ne proteggo l'anonimato, ma ci tengo ad aggiungerlo qui.
Lo sai dove lo trovi l'ossigeno? Nelle persone che restano vive, e che restano intorno a te... magari quelle che si sposano tra un paio di settimane ed ora hanno bisogno di vicinanza e di calore... e anche tutte le altre, perchè no?
E l'unica è stare tutti un po' più vicini, perchè chi muore forse finisce in un posto migliore (mi piace sperarlo, anche se non sono molto credente), ma tutti gli altri restano vivi, e restano sempre intorno a noi... non saprei che altro dirti, io ho avuto solo una volta il dispiacere di avere un grosso lutto di persone care, e questi pensieri sono alla fine gli unici che mi hanno fatto stare meglio...
Mi spiace solo di poterteli comunicare in modo un po' asettico attraverso i messaggi di un forum...
Coraggio, un abbraccio
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