Intanto vorrei dire che, in barba a tutti i luoghi comuni, io le valigie le ho già finite.
Il problema è cercare di non pensare a tutto quello che avrei ancora voluto far stare in quel buco nero che è diventato il mio borsone: concentrazione di materia al suo interno pari a quella di una nana bianca!
Se volete potete ancora far stare la vostra collezione di aghi per ricamo: due o tre ci dovrebbero stare.
Ma come dico sempre "sono una signora, anche se non si vede!" e quindi le valigie sono comunque un incubo.
Chiamatela sindrome da mamma preoccupata, chiamatela tendenza all'accumulamento compulsivo di generi di vestiario assortiti, chiamatela come cavolo volete ma come si fa a partire per dieci giorni senza chiedersi "E se fa caldo? E se fa freddo? E se tira una leggera brezza da N/NO?"...
Sono cose essenziali, insomma!
E' come ridere in faccia alle variabili del destino!
Va bene la smetto!
Non sono proprio matta, è che l'imitazione mi viene bene...
Il sunto del post?
Ah, quasi me ne dimenticavo.
BUONE VACANZE A TUTTI!
Vi penserò da Colonia perché in mezzo a tutte quelle persone mi sembrerà di volervi ancora più bene.
Carla

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